lunedì 29 aprile 2013

QUANTO E' NECESSARIO CONOSCERE LE LINGUE STRANIERE OGGI

Le competenze  linguistiche al giorno d'oggi sono fondamentali, soprattutto in un contesto storico che richiede personale sempre più qualificato.
Il mondo è sempre più complesso ed integrato, la globalizzazione e l'emigrazione (esterna ed interna) mettono a contatto sempre più stretto persone di diverse etnie, con lingue, costumi, pensieri e culture diversificate: emerge dunque la necessità di parlare BENE lingue quali il cinese, l'arabo, il rumeno, lo spagnolo, lingue assolutamente neìcessarie per la mediazione verso i popoli che si sono inseriti nella nostra società; considera poi le relazioni economiche e politiche coi paesi esteri, che richiede una conoscenza approfondita dei linguaggi settoriali di lingue come l'inglese, il francese ed il tedesco, nonché il russo e l'arabo (soprattutto per chi vorrebbe lavorare in istituzioni politiche di alto livello, dall'UE all'ONU), nonché le lingue dei Paesi dell'est europeo in cui molte aziende aprono i battenti per produrre a basso costo (abbiamo dunque la necessità del polacco, del ceco, del neogreco, dell'ungherese, del serbo e del rumeno); stesso discorso potrebbe anche valere per l'India (e quindi conoscenza dell'hindi e dell'inglese). Ovviamente le conoscenze di queste lingue "secondarie", certamente non richieste urgentemente dal mercato del lavoro, valgono per chi voglia operare in tali aziende o imprese come interprete, traduttore, mediatore linguistico o addetto alle risorse umane in loco.
Nel campo letterario (ormai quasi secondario a causa dei rapporti commerciali, diplomatici e politici che legano i Paesi del mondo d'oggi, richiedendo di conseguenza una conoscenza delle lingue straniere specializzata in quei settori) di importanza notevole sono il francese ed il tedesco, l'inglese, l'arabo (tra la letteratura classica e la narrativa contemporanea è davvero notevole la produzione scritta dell'Africa mediterranea).
Insomma, ogni lingua può essere potenzialmente utile, dipende da come ci si orienta sul campo lavorativo.

Mi sembra doveroso considerare che ormai l'inglese, lingua scontata e inddubbiamente importante, non sia più sufficiente, l'ideale sarebbe la cosiddetta formula del "1+1+inglese", vale a dire la conoscenza di due lingue straniere di comunicazione internazionale (dunque spagnolo, francese, arabo, cinese, russo, portoghese) più l'inglese; è chiaro che comunque dipende da cosa si vorrebbe fare nella vita, lo studio di una lingua straniera non è mai semplice ed immediato, anche dopo una laurea in lingue occorre esercizio e studio continuo della lingua.
Mi sembra necessario sottolineare che è vero che bisogna saper parlare bene le lingue, non solo saperle e stop, ma in Italia i laureati in inglese, francese, spagnolo e tedesco sono veramente tanti (soprattutto per le prime 3), mentre pochi e ricercati sono i conoscitori di arabo, cinese e altre lingue definibili "difficili" ma assolutamente richieste

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